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Stile di vita

Raffreddore e stati influenzali: si puó correre?

In una stagione in cui sono tantissime le persone che rischiano di ammalarsi per gli sbalzi di temperatura e la sbagliata scelta di capi di abbigliamento per fare attività fisica, risulta necessario rispondere a un quesito: si può correre in caso di stati influenzali?

È arrivata la stagione autunnale ma molto spesso ci sono ancora giornata calde. Questi sbalzi di temperatura, molte volte, sono la causa principale di raffreddori e stati influenzali. Non sempre si tratta di febbre, ma semplicemente di naso chiuso, di occhi che lacrimano e di un fazzoletto sempre a portata di mano. In questi casi è il caso di correre?  Non c’è una risposta certa e adatta a tutte le persone perché dipende dalla tipologia del problema e in questo articolo mi occuperò di affrontare la classica situazione acuta di raffreddore, influenza e mail di gola.

Difese immunitarie e corsa

Partiamo da alcune considerazioni: nelle ore successive l’attività fisica aumentano le difese immunitarie per parecchie ore e al contrario l’attività fisica eccessiva le riduce aumentando il rischio di ammalarsi e nel caso sopra di peggiorare la situazione. Detto ciò un atleta (senza febbre) può allenarsi ma non gareggiare, se invece la situazione è più seria e quindi il runner presenta la febbre allora è meglio che si astenga dall’esercizio.

Il test del collo

Per sapere se allenarvi o meno però c’è un trucco raccomandato ai runners sia dai medici che dagli allenatori. Si chiama test del collo: se il malessere lo senti solo sopra il collo come un pò di naso chiuso e qualche starnuto allora puoi allenarti con una breve corsa, un lento o un progressivo, se invece è percepito anche sotto con ingrossamento delle ghiandole, tosse, male di gola e dolore all’addome significa che avete un virus influenzale e che continuare a correre può facilitare il suo sviluppo. Infatti, i germi normalmente sono bloccati all’esterno dalle mucose del naso, con il freddo il corpo riduce l’afflusso di sangue ai tessuti più esposti per limitare lo scambio di calore e quindi il muco si riduce, le narici si seccano e i batteri trovano la strada spianata.

Quando l’attività fisica fa bene

Secondo il Dr. Riccardo Besser, ci sono casi in cui lo sport può portare a miglioramenti sullo stato influenzale, ma bisogna stare attenti a scegliere l’attività fisica corretta. Il corpo si ritrova con bassi livelli di energia perchè viene utilizzata per rafforzare le difese immunitarie. Risulta quindi importante evitare lavori intensi, ma senza smettere perchè la corsa è un decongestionante naturale. Nel caso in cui proprio correre vi risulterà impossibile allora potete sostituirla con attività come lo yoga, il pilates o la palestra in generale, almeno sarete in un ambiente chiuso e con minor dispendio di energia.

Vanno benissimo tutte quelle discipline che coinvolgono la respirazione corretta e che promuovono il relax. In questi casi si deve riprendere nel momento più opportuno che non è lo stesso per tutti. Tornare ad allenarsi troppo presto, o con un allenamento duro, può portare delle ricadute, meglio farlo in modo graduale come nel caso di un infortunio.

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Karen Pozzi

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