Vai al contenuto
Stile di vita

Ectomorfo: come riconoscerlo?

Vorrei fare una piccola introduzione per farvi capire meglio da dove deriva il nome “ectomorfo”.

Il medico e psicologo statunitense Sheldon fu il primo a classificare i tipi di costituzione umana e a studiare il rapporto tra caratteristiche morfologiche e funzionali e stati patologici a cui appunto sono predisposti i diversi tipi di costituzione.

Nel suo libro Atlas of Men: A guide for somatotyping the adult man at all ages, Sheldon classificò i possibili biotipi secondo una scala da 1 a 7 in questo modo:

  • Endomorfo come 7-1-1
  • Ectomorfo come 1-1-7
  • Mesomorfo come 1-7-1

Ma ora concentriamo sul definire meglio il somatotipo “ectomorfo” e cercare di capire meglio come distinguerlo e quindi ad arrivare a capire se rientrate in questa categoria. Riuscire a capire se vi apparteniate o meno vi potrà essere di aiuto nella scelta del vostro piano di allenamento e della vostra dieta.

L’aspetto morfologico dell’ectomorfo può essere definito attribuendo il punteggio 1-1-7 dove il primo numero indica la componente endomorfica, il secondo quella mesomorfica e la terza quella ectomorfica, che appunto nel nostro caso rappresenta il numero più alto essendo la componente privilegiante.

L’ectomorfo è alto, poco muscoloso, magro, è poco predisposto ad accumulare grasso e ad aumentare la propria massa muscolare, questo perché è caratterizzato da un metabolismo molto accelerato.

Per questi motivi presenta anche un massa cellulare e una massa magra inferiore agli altri somatotipi. Si pensa sia anche meno predisposto a contrarre malattie cardiovascolari, riscontra poi livelli di colesterolo buono (HDL) in media più elevati; risulta però essere esposto ad altre patologie come la malattia di Alzheimer e l’osteoporosi.

Sheldon individuò anche delle caratteristiche psicologiche tipiche dell’individuo ectomorfo, che è un tipo psichico cerebrotonico che propende cioè alla razionalità, alla riservatezza, alla timidezza.

Essere utile ridurre ad esempio l’attività aerobica e usare bevande a base di aminoacidi prima-durante-dopo la sessione di allenamento

Ectomorfo e massa muscolare

Parliamo ora un po’ dell’aumento della massa muscolare nell’individuo ectomorfo. Abbiamo detto che questo somatotipo fatica ad aumentare la propria massa muscolare e quindi a far crescere i muscoli, ma questo non vuol dire che non sia possibile.

In questo obiettivo può aiutare moltissimo il rapporto alimentazione-allenamento che deve essere strettamente correlato per poter ottenere i risultati desiderati.

Dieta per ectomorfi

Un individuo ectomorfo dovrebbe incrementare l’energia totale di un 15-20%, assumere una quantità di proteine compresa tra 1,7g*peso corporeo e 3,0g*peso corporeo, assumere una quantità di lipidi pari circa al 30%, fare almeno 6 pasti al giorno suddividendoli in modo equo durante la giornata, cercare di mangiare sempre carboidrati e proteine nello stesso pasto. Ovviamente queste sono delle linee guida molto generiche che andranno approfondite e variate da persona a persona. Ricordiamo infatti che non è detto che un individuo rientri per forza tra questi tre somatotipi ma può avere anche un somatotipo intermedio, ad esempio il meso-ectomorfo o il meso-endomorfo.

Essendo poi un individuo già magro e avente quindi massa magra ridotta, può essere utile ridurre ad esempio l’attività aerobica e usare bevande a base di aminoacidi (BCAA) prima-durante-dopo la sessione di allenamento. Vi consiglio questi BCAA Zero.

Se pensate di rientrare in questa categoria di somatotipo, e volete aumentare la vostra massa muscolare, vi consiglio di iniziare l’allenamento finalizzato proprio agli ectomorfi che trovate nel nostro sito:

Vanessa Zanella (BlogInstagramFacebookYouTube)